Documentare il cambiamento
Una raccolta visiva degli impatti e delle soluzioni di adattamento messe in atto sulle coste adriatiche italiane e croate.
neretva-dubrovnik
Dove il fiume incontra il mare
Una zona umida protetta dove il fiume Neretva incontra l’Adriatico. La rapidità dei cambiamenti climatici in atto sta provocando una rottura nell’equilibrio di confine dell’ambiente marino-costiero.
Il delta del fiume Neretva
Il fiume Neretva
Canneti nel delta del fiume Neretva
Una barca ormeggiata nella laguna del fiume Neretva
Ana Tutavac, Agenzia Pubblica per la Gestione delle aree protette della Contea di Dubrovink-Neretva
Vista sull'entroterra lagunare
Attività di canotaggio e agricoltura nella laguna
Campi coltivati dalle comunità locali
Dettaglio dei laghi di Baćina
Struttura per la pesca
Canneti affetti da intrusione salina
Panoramica del delta del Neretva
Gordana Beg Paklar, Istituto di Oceanografia e Pesca di Spalato.
Laghi di Baćina dove si trovano i sensori per la raccolta dati
Vicko Grkeš, Contea Dubrovnik-Neretva
Molo sul mare nell'area lagunare
Promontori affacciati sulla laguna
Strutture che proteggono le aree protette dall'avanzamento del mare
Dove il fiume incontra il mare
I canneti dove abitano le molte specie ittiche protette
Vista dall’alto dell’area lagunare di Ploče
Spalato
Un viaggio nella storia dell'oceanografia
Nella Baia di Kaštela lo studio degli ecosistemi costieri si intreccia con la storia. Decenni di dati sono raccolti nella biblioteca dell’Istituto di Oceanografia e Pesca di Spalato.
Veduta della citta di Spalato
Veduta aerea dell'Istituto di Oceanografia e Pesca di Spalato
L'Istituto di Oceanografia e Pesca (IOF) di Spalato
Natalija Dunić, ricercatrice associata - Istituto di Oceanografia e Pesca, Spalato
Biblioteca dell'Istituto di Oceanografia e Pesca di Spalato
Gli strumenti del passato: setacci da laboratorio
Attività di ricerca sui sedimenti
Verso il laboratorio di tossicologia
Gli strumenti del futuro: analizzatore granulometrico
Scaffali contenenti gli strumenti del passato
Vista dal molo della baia di Kaštela
Tratto di mare di fronte all'Istituto di Oceanografia e Pesca di Spalato
Arrivando all'Istituto di Oceanografia e Pesca dal mare
Baia di Kaštela
Vegetazione sul promontorio di Marjan
Vista dall'ingresso dell'Istituto di Oceanografia e Pesca di Spalato
Centro storico di Spalato
Notturno del centro storico di Spalato
Zara
La ragnatela che batte la siccità
Una nuova soluzione imita la natura per far fronte alla siccità a Zara. Nelle zone rurali, le temperature d’estate stanno raggiungendo livelli preoccupanti e le precipitazioni sono quasi inesistenti.
Veduta aerea nella zona rurale della contea di Zara
AquaWeb, una tecnologia per la raccolta d'acqua che imita le tele di ragno
Terreni agricoli nella contea di Zara
Andrea Vitlov-Kurtin, Agenza Regionale per lo Sviluppo Zadra Nova
Pannelli AquaWeb
Marina Dujmović Vuković, direttrice dell’Agenza Regionale per lo Sviluppo Zadra Nova
Friuli-Venezia giulia
Antichi saperi e nuovi linguaggi
Il sito archeologico di Aquileia racconta l’evoluzione millenaria del centro abitato; una narrazione preziosa per comprendere come le civiltà antiche si sono trasformate insieme all’ambiente circostante.
L'antico porto fluviale
Il porto fluviale dall'alto
Basilica patriarcale
Dettaglio della basilica
Entrata della basilica con pavimenti mosaicati
Interni della Basilica
Affreschi nella cripta
Pavimentazione a mosaici
Polittico raffigurante santi
Dislivello nella pavimentazione
Reperti portati alla luce nel sito di Aquileia
Strutture per la protezione dei resti romani
Foro Romano
Muro perimetrale
Dettagli del porto fluviale
Argine vicino al porto fluviale
Dettaglio sull'argine
Lavori di manutenzione del sito
Federica Flapp, Arpa FVG
Area verde di fronte alla basilica patriarcale
Il sito archeologico di Aquileia
Veneto
Intelligenza Artificiale per l'adattamento costiero
Il Lido di Venezia è vulnerabile a diversi impatti ambientali e socioeconomici del cambiamento climatico. Un modello di Intelligenza Artificiale (AI) utilizza gli eventi passati per aiutarci a comprendere e prevedere i cambiamenti futuri.
La spiaggia del Lido di Venezia
Molo sulla spiaggia del Lido di Venezia
Silvia Torresan, CMCC
Soluzioni artificiali per la protezione della costa
Un "murazzo", struttura per la protezione della linea di costa
Grande nave da trasporto merci percorre il canale di ingresso in laguna di fronte a Punta Sabbioni
Vegetazione bassa nell'area di Punta Sabbioni
Malamocco
Struttura ricettiva centro vacanze IMPDAP in disuso
Facciata dell'Hotel Excelsior
Dettaglio del bagnasciuga
Barriere frangiflutti a ridosso del molo
Maria Katherina Dal Barco, CMCC
Postazione per la pesca con riparo
Mare sottostante una struttura per la pesca
Struttura sul molo di fronte a Punta Sabbioni
Molo fra Punta Sabbioni e il canale di ingresso al Lido
Tratto di mare di fronte a Punta Sabbioni
Rimorchiatori che navigano lungo il canale per le grandi navi
Molo con strutture per la pesca
Linea di costa di fronte a Punta Sabbioni
Emilia-Romagna
Co-progettazione e partecipazione per un adattamento inclusivo
La Regione Emilia-Romagna ha dato avvio ad un processo partecipato per la co-creazione della nuova Strategia di gestione integrata per la difesa e l’adattamento della costa ai cambiamenti climatici (GIDAC). La partecipazione attiva dei cittadini è essenziale per costruire politiche e misure di adattamento efficaci e inclusive.
Stabilimento balneare sulla spiaggia di Rimini
Ripascimenti in corso
Skyline del fronte litorale riminese
Struttura turistica
Una passerella per l'accesso al mare
Struttura mobile sul bagnasciuga
Abitanti passeggiano sulla spiaggia
Cumuli di sabbia
Spiaggia di Rimini
Persona seduta in cima alla barriera invernale di protezione
Barriera per la protezione dalle mareggiate invernali
Vista aldilà della barriera per la protezione invernale
Area sommersa del bagnasciuga
Attività ricreative in riva al mare
Raccolta di molluschi sul bagnasciuga
Belvedere piazzale Kennedy
Lungomare di Rimini
Serbatoio e terrazza
Passeggiata del lungomare di Rimini
Accesso alla spiaggia
Litorale romagnolo
Marche
Una sola costa, tante soluzioni
Come scegliere le soluzioni più adatte per contrastare l’erosione costiera? Lungo la costa marchigiana i rilievi topografici aiutano gli esperti a decidere quali sono gli interventi più corretti da mettere in campo nelle diverse aree.
Vista dall'alto nell'area del Conero
Mare nella zona del Conero
Costa del Conero
Struttura sulla linea di costa
Veduta dall'alto della spiaggia di San Michele
David Piccinini, Dirigente Direzione Ambiente e Risorse Idriche, Regione Marche
Fiume Esino
Sedimenti
Pozze d'acqua
Mezzi per il trasporto della ghiaia
Terreno d'estrazione
Cava per l'estrazione di ghiaia
Tipi di ghiaia e inerti catalogati all'interno di una cava di estrazione
Ghiaia all'interno di una cava
Spiaggia di San Michele
Barriere frangiflutti nella zona di Senigallia
Linea di costa marchigiana
Marina di Montemarciano
Vista dall'alto nell'area della Spiaggia di San Michele
Strada verso la spiaggia di San Michele
Bosco a ridosso della spiaggia di San Michele
Molise
Sulla strada delle fiamme
I continui cambiamenti nelle condizioni meteo-marine uniti ad una gestione complessa della zona aumentano le probabilità di incendi sulle coste del Molise. La Protezione Civile sta sperimentando nuovi strumenti per il monitoraggio, la prevenzione e l’adattamento a questi fenomeni.
Corteccia bruciata negli incendi
Silhouette nella pineta
Chiome di pini marittimi
Alberi carbonizzati nella pineta di Campomarino
Un albero bruciato nel mega-fire
La pineta inizia a rinascere
Antonio Cardillo, Protezione Civile Molise
Barriera contro il vento realizzata con rami dell'adiacente pineta
Strutture ricavate con materiali naturali per creare schermi anti vento
Le dune di Campomarino
Veduta aerea di Campomarino
Linea di costa e mare di fronte a Campomarino
Imbocco al porto turistico
Zona di ingresso alla spiaggia di Campomarino
Macchia mediterranea
Pineta di Campomarino
Tronco carbonizzato durante gli incendi
Una pineta a rischio
La vegetazione che rinasce avvolgendo rifiuti abbandonati
Il bosco dopo gli incendi
Continuità vegetativa nei boschi costieri
Puglia
Sentinelle di cambiamento
Le rigogliose praterie marine di Posidonia e le conformazioni coralline sui fondali rocciosi accusano l’aumento della temperatura e la linea di riva si dissolve lentamente con l’aumento del livello del mare. Un sistema di boe monitora gli effetti dei cambiamenti climatici sulla costa.
Vista sul mare di Torre Guaceto
Riparo e costa
Boe posizionate sulla linea del bagnasciuga per essere allestite prima di essere trasportate in mare
I dati vengono utlizzati in sistemi di allerta e previsione
Preparativi prima dello spostamento della boa pronta per essere posizionata in mare
Tecnici al lavoro per allestire la boa
Ultimi preparativi
Pannello fotovoltaico sulla boa
Luce sulla sommità della boa
Viviana Piermattei al lavoro per allestire la boa
Viviana Piermattei, oceanografa - CMCC
Al lavoro per mettere a mare la boa (da sinistra): Juan Martinez Osuna, Viviana Piermattei, Piero Cavallo
La torre aragonese vicereale, Torre Guaceto
Arrivo del gommone per il trasporto della boa
Zona mesolitorale
Boe viste dall'alto
Messa in acqua della boa
La boa viene agganciata al timone
Dettaglio della linea di costa
Area umida dove nidificano numerose specie
